#TRATTODA – Stanza 102

012 – Social Fiction
Ascoltare durante la lettura: “Crosstown traffic” – Jimi Hendrix

“C’è un ufficiale sociale che notifica i tuoi impegni non mantenuti. Citofona, telefona e ti chiama dal cortile di casa per smuoverti da quella sedia mangia tempo che non hai neanche acquistato. Il tribunale di una città che non vivi davvero ti chiede di partecipare alla denuncia di chi ha violentato il nostro vocabolario, dove ogni momento è un evento e dove ogni conoscente è un amico. Un dizionario bruciato dal significato perduto con la tua complicità, attende giustizia.
Ora sei chiamato a t960201_462801233840361_1511169318_nestimoniare. Rispondi a quel citofono. Alla domanda “Ci sei” non puoi più rispondere “forse”, questa notifica è a prova di click. Sei così social che le piazze sono vuote, sei così facebook che il tuo volto è una foto del 2008 in cui sei uscito bene. Vostro onore non mi piace ma mi condanno e
abbandono il gruppo. Vostro onore vorrei avvicinarmi per sconfessare la social fiction, vostro onore le chiedo di avvicinarmi perchè qui non c’è campo e ho bisogno di un commento. Mi rifugio nel centro assistenza”.

Tratto da:

HOTEL, Mino Pica, Lupo Editore, 2013