SEI FUORI

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Foto: Barcollo Live, me e Ciro all’ascolto (ago 2015)

Probabilmente se ne è già parlato troppo, visto che tutti hanno ormai la verità assoluta da dire su qualsiasi argomento, anche sulla musica chiaramente. Parlo di una scelta discussa, sorprendente ma che forse dovremmo più rispettare in silenzio, approfittandone per riflettere più che per sentenziare. Forse lo dovrei fare anch’io ma non riesco a trattenermi. Come non avrete certamente capito, non sto parlando di Dylan (siamo certi che poi lo ritirerà?) ma di Ciro Nacci, tastierista dei Lenula, che a fine settembre su facebook ha annunciato di esser fuori dal trio, dopo 9 anni. Non conosco i motivi, francamente non mi interessano, in quanto ovviamente non ho minimamente il diritto di conoscerli. Magari avrà semplicemente finito la scorta di incensi che accendeva durante i suoi live. Ciò che mi frulla da allora però è una domanda, una semplice riflessione: i Lenula I  hanno ricevuto davvero ciò che han dato in questi anni? Abbiamo dato loro abbastanza? Noi ascoltatori e fruitori della loro espressione, intendo. Parto e parlo di questo trio di Villa Castelli, che rappresenta senza dubbio uno dei migliori prodotti musicali contemporanei di questi anni, e che ora si appresta a vivere una nuova veste, probabilmente semplicemente diversa da quella espressa finora. La pagina segnata da Ciro mi fa però continuamente frullare questa domanda. Abbiamo fatto abbastanza? La Puglia in questi anni ha regalato fortunatamente diversi progetti musicali di indubbia qualità, ma siamo sufficientemente attenti per continuare a meritarceli? E se un giorno finisse senza avviso alcuno. Ci sono locali che chiudono o riducono i loro live e ci sono i dischi che non si vendono come un mino cooltempo; stanno per istituire il crowfounding per il crowfounding e si moltiplicano le rassegne che si rassegnano; non è così strano affermare che si fa più fatica a suonare a quindici minuti da casa piuttosto che a 9671 chilometri. E poi c’è lei, la sensazione che la musica diventi sempre più liquida, causale, piuttosto che traccia solida e scelta nella nostra quotidianità. Tutto questo induce persino dubbi sull’importanza di lasciar traccia. Se poi tutti hanno da dire su tutto, il dubbio si fortifica. Fortunatamente c’è chi continua a crederci, Lenula I in testa, Ciro Nacci in testa, Lenula II in testa. Stiamo facendo abbastanza per non correre il pericolo di non meritarci più la qualità delle cose? Non abbiamo fatto, ad esempio, abbastanza per i Lenula? Seguiteli. “Niente di più semplice”.

Mino Pica

Pubblicato su Coolclub.it
Anno XIII Numero 88
Novembre 2016

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