Cosa diranno i tetti sopra le nostre teste. Cosa penseranno i balconi vuoti; cosa aspettano le pozzanghere vuote, i fiori appassiti ed i cancelli chiusi. Le panchine, i ponti di notte e le luci di giorno.
La gente è piena di sè, ma priva di dubbi.
Com’è naturale arrivare, difficile partire, complicato conservare.
Di sera lo sguardo si conci(g)lia, il taciuto bussa.
La brezza non scuote, non ci si sorpende più.
Com’è facile accettare. Comodo. Il sole appare senza salvare.
Cosa diranno di noi i tetti, le terrazze e le nuvole sopra le nostre teste.
Mino Pica, 30/05/2023.
Ascoltare durante la lettura: “Mani libere. Vicino a Marina” Musica di Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro